SALERNO – Uno scippatore arrestato, un altro ricercato. A consentire agli agenti della sezione Volanti di eseguire il fermo, è stata una romena vittima della violenza. È stata lei stessa a chiedere l’intervento di una pattuglia telefonando al centralino dell’ufficio prevenzione generale della questura di Salerno. Il fatto è accaduto sabato intorno alle 15.40 sul lungomare Trieste.
È un orario di passeggio in una calda giornata festiva quando due scippatori avvicinano la romena che è in compagnia di alcune connazionali. I due la strattonano e le portano via la borsa allontanandosi poi velocemente, a piedi. La donna chiede aiuto alla poliziA e, in men che non si dica, via radio vengono diramate le prime informazioni date al telefono dalla vittima sui due malfattori.
Nel frattempo una pattuglia delle Volanti, agli ordini del vicequestore Rossana Trimarco, arriva sul Lungomare per soccorrere la malcapitata e acquisire ulteriori dettagli sull’accaduto. Man mano che gli agenti prendono ulteriori informazioni, le trasmettono alla centrale consentendo ai colleghi, poco dopo, di bloccare un italiano che, stando alle informazioni in loro possesso sul tipo di abbigliamento dei malfattori, potrebbe essere uno degli autori del crimine.
L’uomo, del resto, è stato ritrovato proprio in una strada adiacente al lungomare, nei pressi del Comune di Salerno. Portato in caserma per gli accertamenti di rito, è stato identificato per D.I.N., di Napoli: secondo il database in uso alle forze dell’ordine, in passato aveva commesso reati simili. Individuati elementi di prova della sua responsabilità nell’esecuzione dello scippo, l’uomo è stato sottoposto a fermo. Il magistrato di turno ha poi convalidato il fermo e disposto per lui l’arresto in regime di domiciliari da scontare presso la sua abitazione nel Napoletano.
Intanto gli agenti proseguono con le indagini per tentare di identificare anche l’altro complice che era con lui e che, probabilmente, è fuggito via con la refurtiva. I due erano arrivati in città a bordo di una vettura.
L’immediato fermo dello scippatore è stato possibile anche grazie ad un particolare piano di controllo del territorio predisposto dal questore Alfredo Anzalone, attraverso il coordinamento delle pattuglie che svolgono servizio in strada e l’immediato trasferimento delle informa«ioni fornite dalle vittime attraverso il lavoro degli operatori dell’Upg. Un piano che è stato varato con particolare attenzione per prevenire i reato predatori e riuscire a coordinare bene gli interventi anche attraverso la collaborazione di tutte le forze di polizia presenti sul territorio cittadino.
Un piano che consente agli operatori delle forze dell’ordine di poter controllare ogni singola area della città attraverso il coordinamento delle pattuglie in strada con il dirottamente delle telefonate ad un numero unico di emergenza il 112 dove gli operatori raccolgono le richieste di aiuto e le smistano agli uomini in strada così da far intervenire la pattuglia competente in quella zona.(IlMattino)